Agli Stati Uniti d’America riconosco l’invenzione di molte cose, come il Blues, il Jazz e il Rock, riconosco la veridicità e l’interesse nei confronti di alcuni registi, e di movimenti artistici, riconosco il ‘63 che poi divenne ’68 nel resto del mondo, riconosco la bellezza e il fascino di alcune città immortali, come riconosco l’invenzione della bomba atomica e l’utilizzo di una cosa chiamata GUERRA per trarne profitti economici, riconosco il diritto alla democrazia che non sempre viene rispettato, come riconosco la pena di morte e la sanità privata, riconosco il K. K. K. e la schiavitù. Gli abitanti degli U.S.A. sono un grande popolo, anche per il fatto che mangiano molto e puoi incontrarne molti di obesi, e come riconosco l’ideazione di alcune serie televisive  di successo, e di cartoni divertenti, riconosco l’aiuto del piano Marshall, senza sentirmi debitore a vita, la bellezza della Rushmore Montain, e l’impegno di un Malcom X o di un Martin Luther King, più altri grandi che hanno fatto grande quel paese, come il Generale Custer e i suoi massacri di nativi del continente, come adoro Richard Nixon e i peggiori presidenti americani, amo l’America ed è per questo che tengo sempre la “stelle e strisce” sotto i miei piedi. Sono anni che cammino sui colori che coprono le bare di chi muore nel nome della patria e nessuno se ne è accorto. E se devo dirla tutta questi infradito sono un prodotto americano, non è colpa mia se nessuno nel nuovo continente impedisce che questo accada, ma del resto non impediscono molte altre cose. Beh! Devo dire che almeno sono comode, 2007, Stampata a getto d’inchiostro su carta, 15×15 cm

 

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